Mercoledì 22 febbraio 2017, alle ore 16.30 nella Sala Affrescata del Museo Pinacoteca di Todi, secondo incontro del ciclo di conferenze “Museo Vivo”, dedicato quest’anno all’approfondimento di temi storici e artistici legati alla mostra “Mirabilia Tudertina”.
Fabiola Bernardini, direttrice della Biblioteca comunale “L. Leoni”, parlerà de “La formazione della Biblioteca del Convento di San Fortunato: appropriazioni indebite, lasciti testamentari e donazioni”.
Un viaggio nel tempo alla scoperta di quali codici costituirono il primo nucleo della Biblioteca che si formò con i monaci Vallombrosani e crebbe con lasciti testamentari e donazioni di importanti cardinali Francescani come Bentivenga de’ Bentivenga e Matteo d’Acquasparta. Una biblioteca che nel 1300 aveva già un registro dei prestiti che presupponeva l’esistenza di una biblioteca circolante, una sala studio e una sala per la copiatura di quei testi che frati e studiosi di passaggio portavano con sé.
Un luogo di cultura in Umbria, secondo solo alla Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, dove si poteva trovare un grande patrimonio di conoscenze, ma vi si potevano anche scorgere tutti i segni e le testimonianze di un profondo travaglio intellettuale e religioso che rispondeva alla grande crisi di credibilità provocata nella coscienza dei fedeli dalle vicende del papato e dell’istituzione ecclesiastica nel corso del Trecento e dei primi del Quattrocento (cattività avignonese e grande scisma d’Occidente); certo è che qualunque visitatore ne avesse varcato la soglia vi avrebbe trovato, a vista e in buon ordine, “fra l’estrema povertà le estreme ricchezze della saggezza”.